Protezione animali in vacanza

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Come evitare sofferenze inutili agli animali


rascorrere il pomeriggio in riva al mare, passeggiare nel mercato locale e la sera godersi una bella cenetta: le vacanze perfette!
Ma occhi aperti nello shopping e nella scelta delle pietanze o delle attività del tempo libero: le osservazioni di animali selvatici possono causare stress agli animali. Se amate carne, pesce e frutti di mare, meglio informarsi sui metodi di cattura e uccisione e sulle
condizioni di detenzione.

Vi auguriamo comunque buone vacanze!

Mercati

Mercati

In molti mercati e bazar si vendono, legalmente o illegalmente, prodotti animali come pelle di rettile, avorio, scaglie di tartaruga, cavallucci marini, coralli o denti di squalo. Acquistandoli si sostengono gli spietati metodi di cattura e uccisione e si contribuisce all’estinzione di specie animali minacciate. Ad esempio non comprate mai «bushmeat» («viande de brousse») perché è carne di specie a rischio. Inoltre l’importazione in Svizzera di avorio, gusci di tartaruga e pellicce varie è proibita dalla Convenzione di Washington sul commercio internazionale delle specie minacciate di estinzione CITES (Convention on International Trade in Endangered Species of Wild Fauna and Flora) o almeno soggetta a obbligo di autorizzazione.

Peggiore ancora il traffico di animali vivi. Se per compassione comprate cuccioli di cane o gatto che dipendono ancora dalla madre, o uccelli tenuti nei bazar in gabbie minuscole (tra l’altro in detenzione singola, che è illegale) non li aiutate molto: forse così salvate un singolo esemplare, ma nel contempo foraggiate i trafficanti senza scrupoli e incoraggiate un rimpiazzo continuo.

Cosa fare

Se possibile, non acquistate animali vivi per compassione. Non comprate neanche souvenir fabbricati uccidendo animali. Informatevi sempre sul materiale e sulla provenienza.

Whalewatching

Whalewatching

Osservare le balene o i delfini liberi in natura è di sicuro affascinante e può avere un senso: sensibilizza a favore di questi animali intelligenti e degni di essere protetti. E forse un giorno i Paesi che ancora praticano la caccia alle balene (Giappone, Islanda, Norvegia) passeranno dai mammiferi marini morti a quelli vivi: il turismo da whale watching genera grandi somme, di solito superiori alla caccia stessa. Ma anche questa forma di turismo comincia a mostrare risvolti nefasti. Ogni giorno, dalle coste turche, spagnole, caraibiche o del Sud-est asiatico salpano migliaia di battelli per andare a vedere i delfini e le balene nei pressi dei litorali. Quando emergono in superficie gli animali sono seguiti e circondati dai natanti: così vengono disturbati nella loro routine quotidiana fatta di ricerca di cibo, riposo e cura dei contatti sociali. Inoltre il rumore dei motori disturba la loro comunicazione sott’acqua e l’orientamento nella caccia con lo scandaglio acustico. Anche le manovre dei battelli, se mal fatte rischiano di ferirli.

Cosa fare

Prestate attenzione se i battelli rispettano le distanze minime dagli animali (da trenta a cinquanta metri), non circondano gli animali e non li disturbano troppo a lungo. Inoltre gli organizzatori seri di tour di whale watching devono informare sul comportamento degli animali e sui rischi.

Safari

Safari

Prima di prenotare un safari è opportuno informarsi accuratamente – tramite internet, opuscoli, telefonicamente o presso l’organizzatore del viaggio – sulla ditta che lo propone: deve dare prova di senso di responsabilità nei confronti degli animali. Ad esempio gli animali non vanno importunati dai safari. I veicoli devono rimanere sulle strade o sulle piste, mantenere le distanze minime e rispettare i tempi massimi di contatto con gli animali; inoltre non bisogna dare loro cibo né cercare di toccarli e occorre fornire ai partecipanti ampie informazioni sulle specie animali e sugli sforzi profusi per proteggerli. Per quanto riguarda i safari su elefanti proposti in India e Nepal per vedere le tigri occorre sapere che gli elefanti usati, per quanto possano venire trattati bene dai loro mahut (cornac) durante la gita, spesso sono stati catturati da piccoli e costretti con la forza a lavorare.

Cosa fare

Scegliete l’organizzatore di safari con i seguenti criteri: regole chiare per il trattamento degli animali, rispetto delle distanze minime e dei tempi massimi di contatto con gli animali, piccoli gruppi, divieto di scendere dai veicoli e di toccare gli animali, accompagnamento specialistico da parte di un guardiacaccia o una guida con competenze zoologiche.

Pesci e frutti di mare

Pesci e frutti di mare

Molte prelibatezze vanno consumate con moderazione: spesso i metodi di cattura sono terribili. Sui pescherecci agli squali vengono tagliate le pinne ancora da vivi e poi sono gettati in mare dove annegano miseramente, poiché sono ormai incapaci di nuotare. Alle tartarughe marine si dà una caccia spietata: per farle rimanere «fresche» sono trasportate vive ai mercati con le zampe forate per legarle le une alle altre. Anche granchi, aragoste e astici di solito arrivano vivi nei mercati con le chele legate, a volte persino tagliate, e gli animali soffrono molto. Quando i crostacei vengono gettati nell’acqua bollente, l’agonia può durare fino a sette minuti: provano dolore di sicuro perché hanno un sistema nervoso altamente sviluppato.

Cosa fare

Non mangiate animali che sono stati trasportati, conservati e alla fine uccisi con crudeltà. Sono sofferenze inutili per gli animali, poiché la catena del freddo basta per garantire la qualità e la freschezza.

Carne

Carne

Chi non rinuncia alla carne deve essere consapevole che, in gran parte dell’Europa, la sua produzione avviene in grandi stabilimenti industriali. Le condizioni di detenzione degli animali da reddito spesso sono raccapriccianti. In particolare i polli e i maiali sono tenuti in spazi ristrettissimi senza possibilità di muoversi né di uscire all’aperto, in box singoli senza contatti sociali. Soprattutto i maiali, che sono molto sensibili, ne soffrono molto. 

Spesso gli animali vedono la luce del giorno per la prima volta solo nel breve tragitto fino al camion che li porta al macello. Inoltre in estate i poveri maiali sono ammassati con altri congeneri in panico ed esposti a temperature infernali. 

Cosa fare

Informatevi sulle condizioni di detenzione degli animali da reddito (in albergo, al ristorante, presso l’organizzatore di viaggi, al mercato) e consumate se possibile prodotti a base di carne da allevamenti all’aperto o biologici.

Animali randagi

Animali randagi

È una situazione ben nota: siete tranquillamente seduti al ristorante all’aperto e attorno a voi girano gatti e cani randagi in cerca di cibo; in alcuni Paesi anche scimmie. Grande è la tentazione di dare loro un boccone. Ma così facendo li si aiuta solo a breve termine: cani e gatti che si abituano al cibo extra soffriranno ancora di più quando la stagione dei vacanzieri sarà finita. E dando cibo, il problema di fondo della riproduzione incontrollata di questi animali, solitamente non castrati, non fa che aumentare.

Inoltre: prudenza nel contatto con cani e gatti randagi per il pericolo di trasmissione di malattie pericolose come la rabbia. Mai cercare di accarezzare scimmie apparentemente «docili»: i loro morsi sono dolorosi e possono rivelarsi pericolosi.

Se pensate di portarvi a casa un cane o un gatto sappiate che questi animali spesso non possono più venire socializzati a sufficienza e non si abitueranno a vivere con le persone. Inoltre prima di varcare il confine svizzero vanno assolutamente vaccinati e muniti di microchip. Sul posto i rifugi animali o le organizzazioni per la protezione animali possono darvi una mano e consigliarvi.

Cosa fare

Sostenete sul posto i rifugi animali e le organizzazioni per la protezione animali! Grazie alla vostra donazione possono recuperare dalla strada cani e gatti randagi, farli curare e castrare. Tra l’altro: nei rifugi animali centinaia di cani attendono con trepidazione una nuova casa!

Corse di animali

Corse di animali

I combattimenti fra animali (tori, cani o galli) sono particolarmente sanguinari e terminano generalmente con la morte di un concorrente o di entrambi. Ma anche i levrieri, cavalli e tori impiegati nelle corse sono sottoposti a insopportabile stress e panico. Sono specialmente problematiche le corse commerciali con levrieri, che mettono in gioco ingenti somme di denaro con le scommesse, parecchie corse equestri e le corse di tori, note soprattutto in Spagna. La più nota è quella di San Fermín a Pamplona, dove giovani tori spaventati sono cacciati per le viuzze della città. Così si urtano ai muri o scivolano sull’acciottolato causandosi fratture. E non è tutto, poiché la corsa termina nell’arena, dove i tori sono crudelmente uccisi nell’ambito della sanguinosa corrida.

Anche le corse equestri quali il Palio di Siena e la Sartiglia in Sardegna sono dubbi spettacoli. Là, i fantini spronano i loro cavalli al galoppo sfrenato per le viuzze lastricate. Il pericolo di ferite è altissimo, tanto per i cavalli quanto per i fantini. Il rischio di cadere è grande anche nelle steeple-chase in Repubblica Ceca, Irlanda, Francia e Gran Bretagna. Non è raro che dei cavalli si feriscano mortalmente. Altri cavalli feriti sono uccisi sul posto.

Che fare

Non assistete a nessuna corrida, combattimento fra animali, rodeo e altri concorsi che mettono in gioco animali. Li sottopongono a un’enorme sofferenza. Protestate presso le ambasciate e gli enti turistici.