Il Consiglio federale libera i lupi per la caccia
È ormai chiaro. Il Consiglio federale sta procedendo con modifiche alle norme sulla caccia prive di qualsiasi approccio biologico alla fauna selvatica. I lupi saranno ora gestiti con un regolo calcolatore. I Cantoni che hanno un numero di branchi superiore a quello stabilito da questo regolamento arbitrario sulle quote sono autorizzati ad abbatterli, indipendentemente dal fatto che gli animali causino danni o meno. È indiscutibile che l’economia alpina debba lottare con la presenza del lupo.
Ma una simile legge sugli abbattimenti non risolverà il problema, anzi. Quest’estate, i Grigioni e la Glarona hanno dimostrato che la protezione delle greggi funziona. Il numero di capi di bestiame uccisi è diminuito di quasi la metà (GR) e addirittura dell’80% circa (GL). È noto da tempo che il numero di capi di bestiame uccisi non dipende né dal numero di capi di bestiame né dal numero di lupi presenti nell’area, ma soprattutto dall’attuazione di misure efficaci di protezione delle greggi.
Con la nuova ordinanza, questo approccio collaudato viene abbandonato. E si ignora consapevolmente la volontà popolare, secondo la quale l’elettorato si è espresso chiaramente contro l’abbattimento preventivo dei lupi nel referendum sulla caccia del 2020. La Protezione svizzera degli animali STS si opporrà con decisione a questa revisione estremamente discutibile dell’ordinanza nel prossimo processo di consultazione.